MONDI PARALLELI
di Angela Maria Russo
Presso la Biblioteca Comunale G.
Marconi una nuova mostra del gruppo romano PHOTOUP, questa volta dedicata al
MAAM il Museo Abitato.
Una mostra molto interessante,
non ero mai riuscita a visitare il MAAM e quindi per me è stata l’occasione per
poter conoscere questo luogo attraverso gli scatti dei bravissimi fotografi.
Per aprire la mostra è stata
scelta una foto che raffigura un esercito, dipinto dall’artista Stefania
Fabrizi, che sembra stia lì a controllare e difendere il luogo da influenze
negative, pregiudizi e “benpensanti” stereotipati e giudicanti.
Dalle foto in esposizione emerge
la realtà di questo luogo che, da desolato sito dell’abbandono, è diventato
luogo di incontro e di condivisione di esperienze.
L’edificio è abitato da numerose
famiglie che vivono come possono in questa struttura resa magica dai mille
artisti che da qui sono passati, si sono fermati e sono ripartiti lasciando
agli abitanti il loro messaggio.
Troviamo animali, persone e
personaggi che si muovono in una specie di danza. Bambini che attraversano
tranquilli, in bicicletta, le stanze piene di graffiti. Raggi di sole che
catturano momenti sereni e creano così atmosfere meditative e sognanti.
Costellazioni dipinte su cieli blu che raccontano il mondo e il suo divenire
facendo sperare in un futuro più rassicurante e gioioso.
Occhi magnetici di gatti,
spiritelli indomiti come solo i gatti sanno essere, che sembrano controllare e
difendere sia i volti dipinti che quelli reali dei bambini e degli adulti che
insieme a loro vivono.
Giochi di bimbi insieme a scarpe
per tutti i giorni e a scarpe rosse che denunciano violenze e sottomissioni.
Stanze e cortili, che ricordano
le scatole cinesi, con una sorpresa in ognuna di esse.
Colori e forme dappertutto, segni
appena accennati, altri invece decisi. Colori accesi e sfolgoranti che
ricordano il fuoco, la sua luce e il suo calore. Bianco e nero, che rendono il
segno freddo e determinato. Panni stesi colorati che diventano, a loro volta,
opere d’arte nel momento che vengono catturati e resi eterni dall’obiettivo.
Stanze decorate con favole per
bambini che, come tutti i bambini del mondo, cercano storie. Una “Pietà”
abbandonata che fa pensare alle tragedie del mondo. Una porta che per
sottolineare il suo ruolo lo ricorda con la scritta “casa” dando così dignità
ai suoi abitanti dei quali ritroviamo la vita che scorre nei panni stesi appena
fuori di quella porta.
E una bacinella azzurra come il
mare piena di panni da lavare e di ricordi.
Per finire sopra ad un tavolo
occupato da giochi di bimbi, dietro la finestra le nuvole bianche e morbide, che
sembrano uscite da un quadro di Magritte, abbelliscono la foto, creando un
sogno e una speranza. Nel vetro un piccolo foro e forse da lì si potrebbe
tenere il filo di un coloratissimo aquilone che volerebbe libero. Così come
sognano di volare liberi i personaggi, abitanti fissi oppure di passaggio, di
questa complicata struttura, piena di mondi paralleli che per una sorta di
alchimia si sono incontrati, dimostrando così che un’altra via è possibile.
MAAM – Museo dell’Altro e
dell’Altrove di METROPOLIZ città meticcia, Roma.
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